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02-03-2009    Tapparelle e condomini
Cambiare le tapparelle e vivere in un condominio significa andare incontro a un primo dilemma: sono obbligato a scegliere il colore e lo stile proposto dal resto del caseggiato oppure, in alcune situazioni come l’affaccio su cortili interni, potrò scegliere in piena autonomia una tapparella che faccia al caso mio? Anche se appare di evidenza intuitiva, il decoro architettonico, in realtà, presenta notevoli problemi nella sua applicazione pratica. Di fronte alle leggi insufficienti a inquadrare una soluzione, soltanto l'elaborazione giurisprudenziale ha potuto fornire le corrette indicazioni interpretative. La Corte di Cassazione è tornata a esaminare questo problema con una recente sentenza che aiuta a valutare. I principi enunciati dalla Suprema Corte si ritrovano in parte anche in alcune recenti sentenze (Cass. n. 5417 del 15 aprile 2002) con cui è stato inoltre affermato che per decoro architettonico dei fabbricato, ai fini della tutela prevista dall'art.1120 cod. civ., si deve intendere l'estetica data dall'insieme delle linee e delle strutture che connotano il fabbricato stesso e gli imprimono una determinata, armonica fisionomia e che l'alterazione di tale decoro può correlarsi alla realizzazione di opere che mutino l'originario aspetto anche soltanto di singoli elementi o punti del fabbricato tutte le volte che la mutazione sia suscettibile di riflettersi sull'insieme dell'aspetto dello stabile (Cass. n. 8731 del 3 settembre 1998). In pratica l'insieme dell'edificio riguarda tutte le parti di esso, siano visibili dalla pubblica via o da cortili interni. Bisogna comunque riferirsi ad eventuali disposizioni contenute nel regolamento, se nulla è citato al riguardo, l'amministratore o qualsiasi condomino potrà adire al giudice, essendo il solo competente al fine di giudicare se una modifica alteri o meno il decoro dell'edificio. (fonte: Ever web)

02-03-2009    Collocazione di cancelli e inferriate. È
.La collocazione delle inferriate alle finestre di un’unità immobiliare compresa all’interno di un condominio, è legittima se si inserisce nella facciata dell’edificio senza cagionare mutamento delle linee architettoniche ed estetiche che provochi un pregiudizio economicamente valutabile o se pur arrecando tale pregiudizio, si accompagni ad una utilità che compensi l’alterazione architettonica. In questo caso, in pratica, all’installazione delle inferriate fa riscontro l’interesse dei condomini di tutelare la sicurezza dei propri beni e delle proprie persone. (Vedi Corte app. civ. Milano, sez. I, 14 aprile 1989, Condominio di via Tantardini 15, Milano c. Scaletti e altra). (fonte: Confedilizia.it)

02-03-2009    Apposizione di tende
.In tema di condominio di edifici, l'apposizione di targhe e tende nel prospetto dell'edificio condominiale costituisce espressione del diritto di comproprietà dei condomini su detta parte comune, corrispondendo alla normale destinazione di questa; ne consegue che l'esercizio di questa facoltà non può essere assoggettato a divieto o subordinato al consenso dell'amministratore condominiale (vedi Cass., Sez. II 21/08/2003 n°12298) (fonte: Condominioweb.com).

01-10-2008    L’efficienza energetica inizia in casa
Il primo anno di applicazione delle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli immobili esistenti. Una analisi del quadro Paese. Il settore dell’energia si trova in un momento cruciale, senza precedenti. Le imperfezioni esistenti che rendono inefficiente il sistema degli usi finali dell’energia, in relazione all’impatto ambientale che produce a livello globale, costituiscono temi ormai acclarati. E il preoccupante andamento dei cambiamenti climatici ne è rappresentazione tangibile. La questione dell’approvvigionamento dei combustibili fossili, inoltre, in un regime di risorse scarse fortemente caratterizzato da equilibri fragilissimi che regolano le importazioni, aumenta i gradi di complessità del sistema anche da un punto vista di stabilità politica globale. Nonostante ciò, in Europa si continua a sprecare almeno il 20% dell’energia negli usi finali di essa, e i costi diretti di tale inefficienza, se si mantiene lo scenario business as usual, supereranno i 100 miliardi di euro annui entro il 2020. Leggendo il dato sulla base delle tendenze attuali, secondo cui entro il 2030 l’UE dipenderà dalle importazioni di petrolio per il 90% e da quelle di gas naturale per l’80%1), agire per migliorare le prestazioni del sistema energetico sembra l’unica strategia possibile. A cura di: Arch. A. Federica Stabile - Enea, Dip. Ambiente, Cambiamenti globali e Sviluppo sostenibile


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